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Written by: Città e Territorio

Ad Amburgo non solo l’Elbphilharmonie

Amburgo. Alcuni opere recenti stanno cambiando lo skyline della città tedesca. A parte la famosa e spesso discussa Philarmonie griffata Herzog & de Meuron, sono ormai completati le Tanzende Turme e il complesso per uffici per il nuovo Ministero dello Sviluppo urbano e dell’ambiente.
Le Tanzende Turme (torri danzanti), dello studio Brt (Bothe Richter Teherani), sorgono in una posizione di primo piano sul Reeperbahn, il viale dei negozi, fulcro della vita notturna. L’intervento riguarda due torri da 85 e 75 m con un massimo di 24 piani. Caratteristica distintiva è la struttura «piegata» della facciata in vetro e acciaio, inclinata rispetto al piano dei solai a ricordare i movimenti di un ballo di tango. Il nuovo complesso ospita gli uffici del Gruppo Strabag: 550 dipendenti per circa 15.000 mq. Il sistema di facciata è composto da 2.100 elementi di 300 tipologie differenti che sono state simulate singolarmente. Ogni cellula presenta un posizionamento diverso rispetto all’inclinazione della struttura e dispone di un riquadro in alluminio chiamato passepartout a sua volta ruotato: necessita quindi di fissaggi ad hoc. Le cellule sono state posizionate «a puzzle» con un ordine preciso per seguire la logica costruttiva della facciata inclinata, riuscendo a completare il cantiere in soli sei mesi grazie al lavoro di una decina tecnici al giorno che hanno completato due piani a settimana. Una particolarità della facciata consiste negli apribili opachi per la ventilazione naturale che lasciano le parti vetrate fisse, al fine di mantenere un buon apporto visivo e luminoso. I vetri, assai performanti, sono costituiti da un pacchetto isolante da 550 mm. La sola facciata è costata 16 milioni, circa un decimo del costo complessivo dell’opera.
Il secondo intervento, improntato al minimo consumo energetico e firmato da Matthias Sauberbruch e Louise Hutton, si situa in una zona di forte sviluppo urbano dove sorgeranno nuove residenze. Per una buona parte dell’anno, sfruttando la ventilazione naturale e il differenziale di temperatura tra ambiente esterno e interno, non vengono utilizzati gli impianti né di riscaldamento né di raffrescamento. I vetri sono tripli, con due laminati esterni e uno centrale, e molto performanti con una stratigrafia di 3+3, 5, 4+4 esterno. L’edificio mira così a posizionarsi in categoria Leed Gold. La facciata, estesa per 35.000 mq, costituisce un esempio interessante di mass customization dove il sistema di rivestimento, segno distintivo di molte opere dello studio berlinese, è costituito da pannelli estrusi in ceramica di vari colori, con 14.000 pezzi differenti su 26.000. Come da richiesta dei progettisti, le tonalità sono molto variabili e i raggi di curvatura si adattano alla sinuosità del disegno. Il pacchetto completo è assemblato a secco sia su una struttura in alluminio che su cellule complete con sistema vetrato. Le cellule raggiungono i 2 x 1,3 m per un peso di 170 kg l’una. L’edificio nel complesso è costato 200 milioni.

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Last modified: 25 Aprile 2017